giovedì 22 marzo 2012

DUKE PEARSON: DEDICATION!


La scena jazz è piena di musicisti scomparsi prematuramente e che non hanno potuto dimostrare a pieno il loro potenziale e le loro capacità: Dick Twardzik, Booker Little e Scott LaFaro per citarne alcuni, erano talenti prodigiosi che però ci hanno lasciato solo un assaggio del loro grande talento. A questa lista possiamo aggiungere anche Willie Nelson, trombonista, la cui unica testimonianza discografica è proprio "Dedication", album di Duke Pearson recentemente riedito da Original Jazz Classic e originariamente inciso nel 1961.
Questa registrazione, guidata dal pianista, è caraterizzata dall'insolito mix tra la tromba di Freddie Hubbard, il trombone di Willie Wilson e il sax baritono di Pepper Adams. A completare il gruppo c'era Thomas Howard al contrabbasso e Lex Humphries alla batteria. Wilson, amico d'infanzia di Pearson ad Atlanta, era all'inizio della carriera e proprio la sua prematura scomparsa poco dopo l'ultimazione della sessione di registrazione di questo album ha portato Pearson a dedicargli il titolo. Inoltre questo album in particolare coglie alcuni grandi musicisti del jazz in un momento cruciale della loro carriera. Partendo dallo stesso Pearson, un giovane leone del pianismo jazz che in futuro diventerà compositore e arrangiatori di brani memorabili per Johnny Coles, Grant Green, e per i suoi small group. Dando un'occhiata anche Hubbard fino ad allora un perfetto sideman e preso in prestito dai Messengers di Blakey, spiccherà il volo anche come leader. Pepper Adams era un talento già più consolidato all'epoca sarebbe poi andato a condurre famose session con Donald Byrd. Tutti dimostrano il loro grande talento in evoluzione ed in rapida crescita in ogni traccia.
Sicuramente possiamo annoverare "Dedication" tra gli album meglio riusciti dell'era hard bop, l'insolita combinazione di questi strumenti crea un'interessante trama sonora e palesa le doti di arrangiatore di Pearson. Hubbard fornisce il suo marchio di fabbrica nel registro alto mentre Adams fa lo stesso in quello basso dell'armonia. Tuttavia la vera scoperta è Wilson a cui viene riservato molto spazio da solista soprattutto nelle ballad. Suona con fluidità e agilità, doti rare in un trombonista, i suoi soli sono sempre caldi e avvolgenti. Siamo sicuri che se fosse vissuto più a lungo avrebbe certamente il potenziale per diventare un maestro del proprio strumento. In alcuni momenti questo album sembra quasi un vetrina per il talento di Wilson che è, purtroppo, uno dei grandi scomparsi.

01. "Minor Mishap" (Flanagan) - 4:27



02. "Number Five" - 3:49




03. "The Nearness of You" (Hoagy Carmichael, Ned Washington) - 5:04



04. "Apothegm" (Adams) - 5:39



05. "Lex" (Byrd) - 5:51





06. "Blues for Alvina" (Willie Wilson) - 7:14



07. "Time After Time" (Cahn, Styne) - 6:51



Musicisti:
Duke Pearson - piano
Freddie Hubbard - tromba
Willie Wilson - trombone
Pepper Adams - sax baritono
Thomas Howard - contrabbasso
Lex Humphries - batteria

Nessun commento:

Posta un commento