sabato 17 marzo 2012

GERMANO MAZZOCCHETTI: DI MEZZO IL MARE




Presentare questo disco non è stato facilissimo, ho trovato pochissime notizie in rete e nessun video disponibile (ma non preoccupatevi ho trovato la soluzione per farvelo ascoltare lo stesso) e questo mi ha fatto pensare; in un altro Stato un'orchestra di tale portata sarebbe stata celebrata e pubblicizzata da qualsiasi emittente radiofonica e televisiva...da noi no! In Italia spendiamo milioni di euro per creare un festival della musica italiana ignobile ma in compenso le vere stelle che ci vengono invidiati in tutto il mondo le lasciamo nell'oscurità per pochi appassionati. Scusate lo sfogo!!
Autentica "All Stars" nostrana, la Egea Orchestra è un tentetto che riunisce alcuni tra i migliori musicisti che pubblicano per l'etichetta perugina, qui impegnati in un repertorio orginale del compositore Germano Mazzocchetti. L'approccio dell'orchestra è strutturalmente da classica Big Band, con due o tre soli per brano e un gran lavoro d'assieme. L'atmosfera, invece, è come si può immaginare molto "nostrana" - e da questo punto di vista le composizioni di Mazzocchetti sono pienamente in tono con la più caratteristica produzione Egea.
Bellissima è la presentazione di Curzio Maltese, giornalista e scrittore italiano:

"Ho incontrato la musica di Germano Mazzocchetti a teatro, in uno spettacolo bellissimo di Antonio Calenda, e da allora l'ho portata con me in giro per il sud, nei lunghi viaggi in Meridione, in Provenza, in Spagna. Con il tempo questa musica è diventata quasi un elemento naturale nel paesaggio dei ricordi, come il bianco delle case, l'intenso azzurro del cielo o il verde degli ulivi. Non sono un esperto di musica e non saprei indicare una casella critica per il lavoro di Mazzocchetti. In realtà è assolutamente originale, forse unico. Si potrebbe parlare di jazz mediterraneo, se la formula non rimandasse a qualche operazione furba. Per esempio prendere temi popolari o di famose canzoni napoletane e vestirli con gli strumenti e gli stilemi del jazz. Germano fa qualcosa di completamente diverso e molto più antico. In un certo senso ripercorre il processo creativo degli inventori del jazz, che portavano nel cuore la nostalgia dei canti africani e volevano dare alla loro cultura rinnegata la nobiltà dell'orchestra classica. Mazzocchetti sposa la memoria di un'immensa tradizione musicale italiana e mediterranea con la curiosità per i nuovi linguaggi. Il risultato è una musica antiretorica, un distillato di emozioni che prende il meglio dall'una e dall'altra cultura rinunciando ad ogni soluzione facile, retorica. E' quello che qualche pseudo filosofo alla moda definirebbe un'operazione di "meticciato". In pratica, il miglior risultato al quale la cultura e la musica contemporanea possano aspirare".



1. Il bacio della tarantola -  8:15 (solisti Tedesco, Zurzolo, Kramer)
2. Porto antico - 9:51 (Intro Pieranunzi; Soli: Pieranunzi, Tonolo)
        



















3. Staccomatto - 7:41 (Solisti: Zurzolo, Mirabassi, Maras)
4. Festa ionica - 7:32  (Solisti: Pieranunzi, Casati)

















5. Terra d'ombre - 7:26 (Intro Tonolo; Solisti Leveratto, Tonolo)
6. Mezzo e mezzo - 8:00 (Solisti Bianchetti, Tedesco, Mirabassi)



Musicisti:

Pietro Tonolo (sax tenore e soprano)
Marco Zurzolo (sax alto e soprano, flauto)
Gabriele Mirabassi (clarinetto)
Giampaolo Casati (tromba)
Alessandro Tedesco (trombone)
Enrico Pieranunzi (pianoforte)
Giancarlo Bianchetti (chitarra)
Piero Leveratto (contrabbasso)
Alfred Kramer (batteria)
Fulvio Maras (percussioni)


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