sabato 17 marzo 2012

TERENCE BLANCHARD: BOUNCE


Anche se ha passato molti anni a comporre musica da film per Spike Lee ed altri registi, il trombettista Terence Blanchard certamente non dimentica la sua origine jazzistica. Qui lo troviamo al suo debutto con la Blue Note, dopo aver lasciato la Sony. Blanchard ha l'intelligenza di non reinventarsi completamente prendendo direzioni completamente diverse e del tutto inaspettate, come molti artisti, invece, fanno quando cambiano etichetta. Offre però delle sorprese sonore per esempio con l'inserimento del chitarrista Loueke che non solo arrichisce la tavolozza armonica e strutturale, ma ritrova anche un fine percussionista che fornisce un ulteriore colore ritmico. Come i migliori musicisti jazz di oggi, Blanchard ha una solida consapevolezza del passato e del presente del jazz, è aperto alle influenze esterne al mondo jazzistico. In questo lavoro lo ritroviamo assieme ad un gruppo di talentuosi "giovani leoni" (Aaron Parks al piano, Brandon Owens al basso, Eric Harland alla batteria, Lionel Loueke alla chitarra e Brice Winston al sax), il leader fonde abilmente neo bebop e atmosfere latine, funk di New Orleans e ritmi africani in una musica espressiva e contemporanea. Ogni composizione, pur nel suo snodarsi fra tema e improvvisazioni, si pone molto al di sopra del manierismo mainstream e, grazie a temi e connessioni molto efficaci, ha un suo chiaro sviluppo logico.
I brani si muovono fra stimoli diversi, ma resta un evidente tocco personale: Footprints è un buon esempio di come si possa affrontare un brano arcinoto e dargli nuova luce riscrivendo la parte della sezione ritmica. Fred Brown è il pezzo più aperto, con il basso di Brandon Owens in evidenza e la tromba di Blanchard impegnata in esplorazioni complesse e ardite. I brani si muovono fra stimoli diversi, ma resta un evidente tocco personale: Footprints è un buon esempio di come si possa affrontare un brano arcinoto e dargli nuova luce riscrivendo la parte della sezione ritmica. Fred Brown è il pezzo più aperto, con il basso di Brandon Owens in evidenza e la tromba di Blanchard impegnata in esplorazioni complesse e ardite. In Azania si allarga l'orizzonte, sovrapponendo un rapper africano (Lionel Loueke) a un groove di chiara matrice funk. Bounce/Let's Get Off chiude il CD con un trio tromba, contrabbasso e batteria di matrice New Orleans: sono davvero pochi i trombettisti in grado di tenere alta la tensione, senza perdite di coerenza o cali espressivi, in un contesto così spoglio.
In ultima analisi però è Blanchard la stella più luminosa di questa formazione. I suoi soli sono sempre pieni si swing e con sottili sfumature che ne dimostrano la classe cristallina. Sia che stia sparando note acute da bucare le nuvole, come in "On the Verge", "Azania" o "Fred Brown", o che abbassi il volume e la fiamma fino ad un baluginare di candela con su "Nocturna" i suoi soli brillano per chiarezza, intensità emotiva e impatto ritmico.


01. On the Verge (Terence Blanchard) 8:44



02. Passionate Courage (TB) 6:30



03. Fred Brown (TB) 8:00



04. Nocturna (Ivan Lins) 6:30





05. Azania (TB) 5:40




06. Footprints (Wayne Shorter) 8:00

 http://grooveshark.com/s/Footprints/2A2HEn?src=5


07. Transform (TB) 8:00

 http://grooveshark.com/s/Transform/2A2I7X?src=5

08. Innocence (TB) 7:15



09. Bounce/Let's Get Off (TB) 5:45





Musicisti:
Terence Blanchard (tromba)
Brice Winston (sassofono tenore e soprano)
Lionel Loueke (chitarra; voce)
Robert Glasper (Hammond B3; Fender Rhodes)
Aaron Parks (pianoforte)
Brandon Owens (contrabbasso)
Eric Harland (batteria)

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