mercoledì 21 marzo 2012

MARCUS MILLER: A NIGHT IN MONTECARLO


Marcus Miller ha bisogno di poche presentazioni; scoperto da Miles Davis nella sua era elettronica, Marcus Miller è un genio del basso, eclettico compositore e produttore, degno erede di Jaco Pastorius e viruoso musicista. Due volte vincitore del Grammy Award, ha una discografia che abbraccia vari stili e collaborazioni con i grandissimi del jazz: oltre a Miles Davis (Tutu e Amandla) già citato, lo ritroviamo anche al fianco di Dizzy Gillespie, Al Jarreau, Bob james e Donald Fagen per citarne alcuni. La registrazione in questione documenta un concerto dal vivo al Festival Jazz di Montecarlo in collaborazione con l’Orchestra Filarmonica di Montecarlo. La cifra principale del lavoro sta nell’assoluto professionismo dei partecipanti, ad iniziare da Marcus per continuare con l’ensemble fino agli ospiti Hargrove (tromba) e Midòn (voce e chitarra).
Il disco è introdotto dal brano "Blast" di Miller, energico e funky, trascina con il suo basso anche l'Orchestra di Montecarlo nelle spire del funky jazz, per non parlare del suo solo, i suoi non sono semplici giri di basso ma vere e proprie opere d'arte incastonate nella musica che lo circonda. Arriva il momento di "So What"...Miles, non occorrerebbe aggiungere altro, ma questa versione orchestrata è stupenda, complimenti a chi l'ha arrangiata perchè è riuscito a mantenere il sound della musica modale di Davis facendoci partecipare un'intera orchestra di 70 elementi. Inoltre il solo di sax contralto di questo brano resta, secondo me, uno dei punti salienti di tutto l'album. Il chitarrista e vocalist Raul Midon canta in solo "State of Mind", pezzo frenetico. Dopo il suo assolo Roy Hargrove lo supporta e lo stimola in un vivace dialogo tromba chiatarra. Il chitarrista dimostra, in queste botte e risposte musicali, precisione e fantasia, unendo le competenze di un vocalist e di un bravo chitarrista. Caratteristico è il midley tra "O mio caro babbino" di Puccini e "Mas que nada" ardente inno brasiliano, il tutto creato con percussioni, ottoni e orchestra. Sotto sotto la linea di basso di Miller è ancora di atmosfera funky, un brano del genere ci dimostra che in musica tutto è fattibile se pensato e suonato da artisti. In alcuni brani di questo album Marcus Miller abbandona il suo basso elettrico per dar vita ad una suggestiva atmosfera con il clarinetto basso, strumento poco conosciuto, che il leader rende uno strumento solista e con un sound fresco, creando della musica quasi commovente. 'Amandla' e 'I’m Glad Ther is You' si fanno ricordare per la tromba e per i passaggi dosati del piano, con una benefica minore incidenza dell’orchestra soprattutto nel secondo dei due pezzi.
Infine facciamo notare che nel brano di chiusura "Strange Fruit" al piano siede Herbie Hancock amico e compagno di tante serate di Miller.

01. Blast (7.52)



02. So What (7.34)



03. State of Mind (6.21)



04. I Loves You Porgy (7.00)



05. Amandla (8.34)



06. I'm Glad There Is You (5.57)



07. Medley: O Mio Babbino Caro / Mas Que Nada (7.09)



08. Amazing Grace (6.49)



09. Strange Fruit (5.49)



Musicisti
Marcus Miller: basso, clarinetto basso
Roy Hargrove: tromba
Raul Midon: voce, chitarra
Alex Han: sassofono contralto
Federico Gonzalez Pena: pianoforte, tastiere, percussioni
Poogie Bell: batteria
Herbie Hancock : piano (9)
Orchestre Filarmonica di De Monte-Carlo

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