sabato 10 marzo 2012

ESPERANZA SPALDING: ESPERANZA


Esperanza Spalding cresce nel King, quartiere di Portland, zona che lei stessa definisce un ghetto piuttosto malfamato. Le sue origini culturali sono composite: vi si trovano caratteri ispanici, gallesi, americani ma anche e soprattutto africani.

Le sue radici nere provengono da parte di padre, alla madre invece deve, come lei stessa afferma, il resto della sua identità culturale. È proprio la madre, nativa della Carolina del Sud, che, assumendo una balia cubana, educa indirettamente alla cultura e alla lingua spagnola la figlia Esperanza.

All'età di cinque anni comincia a suonare il violino seguendo gli insegnamenti della madre ed entra nella Chamber Music Society di Oregon, nella quale rimane per 10 anni. Lascia all'età di 15 anni nel ruolo di primo violino. A causa di una lunga e gravosa malattia, Esperanza frequenta sporadicamente la scuola dell'obbligo; durante questo periodo ha l'occasione di seguire la madre, come spettatrice, ad un corso di chitarra jazz. Riguardo a questo periodo della giovinezza, Esperanza ha dichiarato: "quando andavo con lei a lezione, mi sedevo dietro il pianoforte e ascoltavo. Poi quando andavo a casa, suonavo a mia madre le cose che il maestro insegnava". Suona, nell'infanzia, anche il clarinetto e l'oboe e scopre infine il contrabbasso alla high school.
Già definita un prodigio del contrabbasso all'età di quindici anni, la musicista americana ha, da subito, bruciato le tappe diventando a soli vent'anni la più giovane insegnante della prestigiosa Barklee, lavorando a fianco di Pat Metheny, Joe Lovano e Patti Austin solo per citarne alcuni. E così a soli ventiquattro anni si ritrova con due ottimi album licenziati a proprio nome, in un crescendo di gusto e personalità. A ragion veduta la bella musicista americana ha tutte le carte per diventare una delle realtà più interessanti dell'ultimo periodo: eccellente strumentista, una voce singolare e frizzante, un'ottima capacità di scrittura e un'accattivante look afro che non guasta la rendono ancor più particolare e riconoscibile.
Questo suo lavoro, edito dall'americana Heads Up, non delude le aspettative anzi ne conferma appieno le potenzialità in un elegante mix fatto di jazz, pop e sonorità sudamericane. Il disco si apre con una composizione di Brant Fernando Rocha, Ponta De Areia, e ben ci introduce in quelle che saranno le sonorità dell'album: cantato con naturalezza ed eleganza in portoghese, la Spalding incanta con la sua voce giocando tra le linee seguite dal basso (che spesso riprendono all'unisono il cantato) e quelle molto curate dei cori, accompagnata splendidamente dal piano di Leo Genovese e le percussioni di Jamey Haddad e Otis Brown. Molti dei brani presenti si candidano a diventare delle hit radiofoniche non solo jazzistiche, come I Know You Know o Precious, rivolti anche ad un pubblico più vasto senza mai comunque il rischio di banalizzare il tutto e rimanendo sempre su alti standard qualitativi. Più intima invece Fall In, in cui la voce della Spalding viene accompagnata sapientemente dai soli tasti del piano di Genovese, e la originale rivisitazione dello standard Body & Soul, riproposta qui in una interessante versione castigliana. Un intro di voce e contrabbasso aprono l'omaggio di Samba Em Preludio alla musica brasiliana a conclusione del disco, mentre rimangono in un ambito più jazzistico Mela e If That's True, impreziosite dalle percussioni di Horacio Hernandez e dal sax di Donald Harrison.
I puristi del jazz che magari snobbano la Spalding possono passare direttamente alla traccia 11, "If That's True", dove la bassista lavora proprio come in una jam con Donald Harrison, al contralto, e Akinmusire alla tromba, dimostrando di essere uno tra i talenti emergenti del contrabbasso.

    "Ponta de Areia" - 5:39



    "I Know You Know" - 3:46



    "Fall In" - 3:57



    "I Adore You" - 7:27



    "Cuerpo y Alma" - 8:01



    "She Got to You" - 4:29



    "Precious" - 4:24



    "Mela" - 6:57



    "Love in Time" - 5:47



    "Espera" - 4:40



    "If That's True" - 7:33



    "Samba Em Preludio" - 5:11





Musicisti:
Esperanza Spalding - voce, contrabbasso
Ambrose Akinmusire - tromba
Donald Harrison - sax contralto
Leo Genovese - pianoforte
Nino Rosele - chitarra
Otis Brown - batteria
Horacio 'el Negro' Hernadez - batteria
Jemey Haddad - percussioni
Gretchen Parlato - voce

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