sabato 18 febbraio 2012

JOHN COLTRANE: MY FAVOURITE THINGS


Questo è un altro cd che si è consumato a forza di ascoltarlo. Un'opera d'arte di un grandissimo musicista, di questa levatura si possono contare nelle dita di una mano nel secolo appena trascorso.
Preceduto pochi mesi prima da "Giant Steps" questo disco conferma lo sviluppo e la maturazione delle idee di Coltrane sulla sua musica. In questo album introduce per la prima volta il sax soprano, di cui diventerà uno dei più importanti interpreti. La registrazione si è tenuta in tre sessioni nel mese di ottobre del 1960. Coltrane porta in studio un nuovo quartettoche comprende oltre a lui al sax tenore e soprano, McCoy Tyner al piano, Steve Davis al contrabbasso e Elvin Jones alla batteria. "My favourite things" è un viaggio nella tradizione musicale americana. Coltrane prende quattro brani classici, li prosciuga e li trasforma completamente seguendo il suo istinto musicale che lo sta portando verso il free jazz. Il suo cambiamento è molto palese in questo disco rispetto ai lavori precedenti. Il cd si apre con la title-track, brano scritto da Richard Rodgers ed è tratto dal famoso musical americano "The sound of music", in Italia meglio conosciuto come "Tutti assieme appassionatamente". Il pezzo ha un ritmo di valzer introdotto dal pianoforte. Coltrane subentra subito dopo con un assolo al soprano incantatore e ripetitivo. La batteria di Jones marca il tempo con un battito propulsivo e aperto, mentre l'intuitivo Tyner costruisce continuamente melodie. Coltrane si lancia in questo contesto tirando fuori dal soprano quanto più è possibile, affrancato dalle libertà che gli dà la soluzione modale. Il suono è sinuoso e orienteggiante. Lui dimostra che il soprano è uno strumento per il jazz e lo fa con un pezzo la cui riuscita rielaborazione è dovuta proprio all'uso dello stesso. Questo brano diverrà un hit celebrato anche da un pubblico non legato al jazz. Inoltre sarà uno dei brani più richiesti nei concerti di Coltrane. Il sax soprano è ancora protagonista in "Everytime we say goodbye" di Cole Porter. Il brano non arriva ai quattordici minuti del precedentema nei suoi cinque minuti tocca vette difficilmente raggiungibili. La dolcezza del soprano annuncia il tema, accompagnato in sottofondo dal pianoforte e dalle sezione ritmica. Ad un certo punto Coltrane lascia spazio ad un solo di bellezza cristallina di Tyner al pianoforte. Quindi il sassofonista rientra richiamando il tema principale. La terza traccia è tratta dal repertorio di Gershwin, il celeberrimo "Summertime" tratto dal musical Porgy and Bess. Coltrane, che qui suona il tenore, ne dà un'interpretazione completamente stravolta rispetto a quella che il pubblico era solito ascoltare. Il pezzo parte veloce, spinto dal sax, è un flusso continuo di note aggressive e ringhiose. I musicisti si scagliano sul tema, lo cambiano e lo trasformano in un brano apertoalle improvvisazioni dei singoli strumentisti. E' una perfetta dimostrazione del metodo coltraniano definito "sheets of sound". Si chiude con "But not for me", attinto anch'esso dal largo repertorio di Gershwin, che si differenzia dal precedente perchè viene mantenuta intatta la struttura originaria. A renderlo un capolavoro è il fatto che i musicisti riescono a improvvisare e alterare i connotati armonici del brano senza cambiarne il profilo lirico. Un disco seminale che ha profondamente condizionato il jazz a venire.


My Favourite Things (14.00)


Every We Say Goodbye (5.43)


Summertime (11.36)



But Not For Me (9.35)










JOHN COLTRANE  (Sax soprano e tenore)
McCOY TYNER (piano)
STEVE DAVIS (contrabbasso)
ELVIN JONES(batteria)

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