domenica 5 febbraio 2012

KETIL BJORNSTAD: REMEMBRANCE


Ketil Bjornstad non è solo un musicista e compositore jazz di estrazione classica, ma anche un valente scrittore di temi contemporanei. L'attaccamento a questa forma di arte pervade anche il profilo musicale, tant'è che l'artista nel corso della sua carriera compone spesso su testi di poeti da lui ammirati (John Donne, Edvard Munch, Edith Sodergran, ecc.). La sua originalità prende piede forse proprio da questo connubio, perchè nei momenti migliori e più ispirati ha saputo trarre linfa vitale per trasferire in maniera eccezionale quei sentimenti profondi che erano dentro di lui. Ragazzo prodigio (a sedici anni suonava il concerto n. 3 di Bartok), Bjornstad si caratterizza più per gli effetti che riesce a produrre e meno che per il suo virtuosismo, che viene tenuto sacrificato per fare emergere timbri e dinamiche, alla ricerca di uno spazio musicale in cui sia possibile far confluire pause, silenzi e note musicali: un pianista da "preludi" e "fughe che ha cavalcato questi ultimi cinquant'anni di musica cercando di precostituirsi un proprio ambito (come pianista si può considerare una via di mezzo tra barocco, classicismo, impressionismo e le istanze "nordiche" moderne), sempre alla ricerca dell'emotività delle cose, con un particolare interesse alla contemplazione dell'acqua intesa in senso ampio (molti suoi albums verrano intitolati tenendo presente questo riferimento).
 Remembrance è un lavoro d'intimo aspetto, carico di lirismo, intriso di calma, relaxing audiotattile, ben annotato nei tasti di Ketil Bjornstad e più libero nelle originali costruzioni dinamiche di Jon Christensen. Nel palpabile interplay tra il leader ed il batterista, costruito su di un rapporto di lunga durata, si inserisce Tore Brunborg, sassofonista anch'egli norvegese che pone particolare attenzione ai timbri ed i colori, prescindendo da qualsiasi virtuosismo, peraltro inutile in questo contesto sonoro.
Undici "ricordi" tutti autografati da Bjornstad, avvolti in un manto di velluto comune che mettono in evidenza l'estrazione classica del cinquantottenne pianista di Oslo, con passaggi lisztiani e billevansiani. Le prime cinque tracce hanno una marcia monocorde, troppo legate agli stilemi classici e timorose di infrangerne le regole. Una svolta armonica la si percepisce dalla sesta in poi, soprattutto con i dialoghi tra batteria e pianoforte, con Christensen che svolge un lavoro estremamente vario sul timbro, quasi percussivo ed asimmetrico.
Un disco contemplativo secondo lo stile di Bjornstad e di marca ECM, e che rispecchia l'intimismo nordico più retrò.

Tracklist:
Remembrance I           (4.56)


Remembrance II          (3.44)


Remembrance III         (5.00)


Remembrance IV         (4.17)
Remembrance V          (4.44)
Remembrance VI         (6.12)

Remembrance VII        (3.54)

Remembrance VIII       (4.58)
Remembrance IX         (4.14)
Remembrance X          (4.45)
Remembrance XI         (4.32)



Musicisti:
Ketil Bjørnstad - pianoforte
Tore Brunborg - sax tenore
Jon Christensen - batteria

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