venerdì 17 febbraio 2012

MANU KATCHE: THIRD ROUND

Manu Katché è un batterista che non si può facilmente etichettare. Muove i primi passi nel rock ma, col tempo, è riuscito ad approdare ad un jazz 'europeo', potente, sviluppando composizioni equilibrate viranti verso raffinate melodie. Questo è il terzo album da leader per questo batterista francese che mi colpisce ogni volta che lo sento suonare perchè, secondo me, ha una caratteristica molto importante: riesce a suonare e accompagnare i suoi musicisti senza quasi farsi sentire, preciso e originale ma senza mai coprire la melodia e anzi sottolineando sempre in maniera eccellente le performance dei solisti. Questo è il terzo album come leader per la ECM e prosegue nello stile dei precendenti. Manu compone sempre delle melodie molto interessanti, caratterizzate da un forte lirismo e una dolcezza cadenzata, guidate dal suo personalissimo drumming style. Dopo aver trascorso molto tempo della sua carriera ad accompagnare musicisti pop di grande livello come Joni Mitchell, Tori Amos, Sting e Peter Gabriel, non c'è da sorprendersi che Katché abbia sviluppato un acuto senso dell'architettura della canzone, egli stesso dice "la melodia è fondamentale, lo spazio per il solismo è fondamentale ma limitato al minimo"
Manu Katché, col suo quartetto, rielabora le stesse suggestive atmosfere dei lavori precedenti lavorando sulla leggerezza del suono e sulla favorevole sinergia presente all'interno del quartetto. In più, Manu Katché inserisce in alcune tracce la chitarra elettrica di Jacob Young - la cui ritmica in 'Springtime dancing' presenta vari rimandi all'universo brasiliano – e la voce di Kami Lyle che canta in 'Stay with you', un suo testo dal sapore melanconico, in cui dimostra di possedere qualità vocali da non sottovalutare. Siamo dalle parti dell' easy listening e 'Third Round', pur non avendo pezzi indimenticabili, riesce a farsi apprezzare per immediatezza – che non tutti gli album di jazz hanno – e fruibilità ma, soprattutto, perché il 'dream team' di Manu Katché coglie ogni sfumatura compositiva esplorando i piccoli dettagli, colorando ogni singolo passaggio delicatamente e in maniera calibrata. 'Third Round' è un'estensione naturale dei dischi precedenti di Katché targati ECM e va a sfruttare i silenzi e i pieni delle sue composizioni grazie a un approccio intimo e la necessità di controllarsi, favorendo una dialettica di gruppo efficace e produttiva. La stessa durata delle tracce, che solo in un caso supera i cinque minuti, rende già lampante quest'attitudine misurata di Katché a voler scrivere canzoni e non musiche, inserendo elementi minimal funk e pop dentro una struttura marcatamente jazz. Un disco che può essere assaporato in diverse occasioni ma che potrebbe lasciare un profumo prezioso nel silenzio di un caldo pomeriggio d'estate o in una sera d'inverno. 

01.Swing Piece (4.54)


02.Keep On Trippin’ (5.34)



 03.Senses (4.13) 

04.Being Ben (4.22)



05.Une larme dans ton sourire (2.26)

06.Springtime Dancing (4.10)

07.Out Take Number 9 (2.08)

08.Shine And Blue (4.53)

09.Stay With You (4.30)


10.Flower Skin (4.23)

11.Urban Shadow (2.58)




Musicisti:

Manu Katché (batteria)
Tore Brunborg (sax)
Jason Rebello (piano, Fender Rhodes)
Pino Palladino (basso)
Jacob Young (chitarra)
Kami Lyle (voce, tromba)

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